Unghia Incarnita

Unghia Incarnita

Unghia incarnita (onicocriptosi)

L’unghia incarnita, nota anche col termine medico “onicocriptosi”, è una condizione dolorosa in cui il bordo dell’unghia penetra nella pelle circostante, causando infiammazione, gonfiore, dolore e, nei casi più gravi, infezione.

Sintomi principali

I segni più frequenti che indicano una possibile unghia incarnita includono:

  • Dolore localizzato al margine ungueale (soprattutto quando si calza una scarpa)
  • Arrossamento e gonfiore della piega ungueale
  • Sensazione di bruciore o calore sulla zona interessata
  • Comparsa di essudato (piccola quantità di liquido o pus) in caso di infezione
  • Difficoltà a camminare o a indossare calzature strette

Questi sintomi tendono a peggiorare quando si esercita pressione sul dito del piede (es. con scarpe aderenti) o durante movimenti che comprimono la zona laterale dell’unghia.


Cause e fattori di rischio

L’insorgenza dell’unghia incarnita può essere favorita da vari meccanismi e condizioni predisponenti:

  • Taglio errato dell’unghia (bordo troppo corto o taglio smussato ai lati)
  • Calzature troppo strette o con punta stretta, che comprimono l’unghia contro la cute
  • Traumi locali (urti, pressioni ripetute)
  • Predisposizione anatomica (unghia con curvatura accentuata)
  • Scarsa igiene o presenza di sudorazione eccessiva
  • Anomalie dell’appoggio del piede o posture che alterano la pressione sui piedi

Spesso è un’insieme di fattori che contribuisce all’insorgenza della problematica piuttosto che un’unica causa isolata.


Diagnosi

Per identificare con precisione la presenza di un’unghia incarnita è importante:

  1. Valutazione clinica da parte di un podologo o medico specializzato
  2. Esame visivo per verificare gonfiore, arrossamento, presenza di pus o materiale purulento
  3. In casi dubbi, esami di laboratorio o radiografie per escludere complicazioni ossee o infezioni profonde

Questa fase è cruciale per differenziare un’unghia incarnita da altre condizioni simili (es. micosi, lesioni cutanee).


Trattamenti consigliati

Terapie conservative

  • Correzione del taglio ungueale (seguendo modalità sicure e corrette)
  • Bagni con soluzione salina o antisettica per ridurre l’infiammazione
  • Utilizzo di prodotti protettivi (piccoli spessori, fettucce specifiche)
  • Calzature adeguate, ampie e con punta comoda per ridurre la pressione
  • Pedicure professionale (da podologo) con tecniche che rispettano la forma dell’unghia

Interventi in casi avanzati

  • Incisione o drenaggio se è presente infezione con raccolta purulenta
  • Rimozione parziale o totale dell’unghia, nei casi ricorrenti o gravi
  • Tecniche di matrice ungueale (quando si interviene anche sulla parte che produce l’unghia)
  • Trattamento antibiotico, se è confermata infezione batterica

È fondamentale che anche dopo un intervento vi sia un percorso post-operatorio di cura e monitoraggio per evitare recidive.


Percorso integrato: cosa aspettarsi

  1. Prima fase - analisi valutativa
    Si identifica con precisione l’origine del problema e si valuta l’entità dell’infiammazione o infezione.
  2. Seconda fase - terapia mirata
    Si applicano i trattamenti adeguati (conservativi o chirurgici) personalizzati al paziente.
  3. Terza fase - recupero e gestione
    Monitoraggio, cure di supporto, istruzioni per l’igiene corretta e uso di calzature appropriate.
  4. Quarta fase - prevenzione delle recidive
    Educazione al corretto taglio delle unghie, controllo della meccanica del passo e verifica periodica dal podologo.

Vantaggi di un approccio professionale

  • Intervento tempestivo riduce il rischio di complicazioni (infezioni profonde)
  • Soluzioni personalizzate tengono conto della struttura del piede, dello stile di vita e delle abitudini
  • Un percorso completo, dall’analisi al follow-up, garantisce migliori risultati nel medio-lungo termine

Domande frequenti

Un’unghia incarnita può risolversi da sola?
In forme lievi, con accorgimenti adeguati (taglio corretto, calzature idonee, igiene) è possibile migliorare la condizione. Tuttavia, senza attenzione il processo può aggravarsi.

Quando è necessario un intervento chirurgico?
Quando il dolore è intenso, persistente, o quando vi siano segni di infezione profonda e il trattamento conservativo non produce benefici dopo un periodo ragionevole.

Quanto dura il recupero?
Dipende dalla gravità: nei casi semplici, alcune settimane possono bastare. Nei casi che richiedono intervento chirurgico, il recupero completo può richiedere più tempo, specialmente se è necessaria una riabilitazione o controllo continuo.

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